Consolidatissima esperienza nella rivascolarizzazione totalmente arteriosa attraverso l’impiego della doppia arteria mammaria (sia in situ che come graft composito), dell’ arteria gastroepiploica destra e dell’ arteria radiale. Ha eseguito come primo operatore oltre 3000 procedure di by-pass aorto-coronarico con doppia arteria mammaria e 200 con impiego dell’ arteria gastroepiploica destra. Ha sviluppato un programma chirurgico di tecniche mini invasive video-assistite per il prelievo totalmente endoscopico dell’arteria mammaria sinistra con associato by-pass a cuore battente in mini-toracotomia sinistra. Consolidatissima esperienza di rivascolarizzazione in urgenza mediante by-pass, condotta in tutte le strutture dove ha lavorato. Negli ultimi due anni ha , in accordo con i cardiologi interventisti operanti nel proprio centro, un programma di rivascolarizzazione coronarica ibrida che prevede in tempo unico o stadiato la possibilità di combinare il by-pass aorto-coronarico con le procedure di PTCA al fine di ridurre l’invasività operatoria ed ottimizzare i risultati delle due metodiche.
La chirurgia di rivascolarizzazione coronarica può essere condotta anche a “cuore battente”, senza utilizzo della circolazione extra-corporea. Ampia esperienza nelle diverse tecniche utilizzabili per eseguire il by-pass aorto coronarico.
Ampia esperienza (oltre 400 casi) nella realizzazione di plastiche valvolari complesse del lembo anteriore (mediante impianto di corde tendinee) e del lembo posteriore (tutte le tecniche) per la cura dell’ insufficienza mitralica ad eziologia degenerativa e nell’ impianto di anelli protesici per la cura di quella ad origine funzionale (anche tricuspidalica).
Negli ultimi anni ha eseguito circa il 50% degli interventi di riparazione/sostituzione mitralica e tricuspidalica mediante accesso mininvasivo minitoracotomico destro, sia con clampaggio aortico diretto che con l’ausilio di endoclamp. In alcuni casi l’intervento è stato eseguito anche a cuore battente o in fibrillazione ventricolare indotta. Circa 50 casi.
Consolidata esperienza nella chirurgia ricostruttiva del root aortico con conservazione della valvola aortica nativa utilizzando la tecnica descritta da Tirone E. David (circa 150 procedure eseguite da primo operatore) ottimizzata negli ultimi anni da eventuale associata plastica delle cuspidi aortiche.
Si interessa di chirurgia riparativa della valvola aortica, anche in presenza di malformazioni congenite (bicuspidia aortica), attraverso l’impiego di tecniche di resezione del raphe con eventuale posizionamento di patch, shaving, rinforzo e risospensione del margine libero, resezione triangolare, cusp plication, ed anuloplastica subcommissurale. Ha eseguito sinora 46 interventi con ottimo risultato a medio termine.
Impiego di tutte le valvole meccaniche e biologiche sul mercato, anche di quelle definite “stentless” e delle ultimissime nate “sutureless”. Oltre 1000 interventi di singola, doppia o tripla sostituzione valvolare.
Negli ultimi anni oltre il 50% di tutti gli interventi sulla valvola aortica è avvenuto mediante accesso mini-invasivo. Oltre 80 casi effettuati.
Ha eseguito circa 140 trattamenti chirurgici di fibrillazione atriale concomitante” (a patologia mitralica e/o aortica) mediante dispositivi bipolari a radiofrequenza. In tutti i casi si è trattato di ablazione sia sinistra che destra (MAZE completa). Per il trattamento della fibrillazione atriale “isolata”, ha recentemente avviato un programma di chirurgia mini-invasiva, eseguendo come primo operatore 10 casi sia con approccio mini-toracotomico bilaterale che, tra i primi in Italia, con approccio totalmente endoscopico.
Tra i primi in Italia a fornire un approccio multidisciplinare allo scompenso cardiaco che prevede l’impiego di tecniche di rimodellamento ventricolare sinistro (450 procedure di ricostruzione-rimodellamento-aneurismectomia ventricolare sinistra secondo Dor), associate a procedure di rivascolarizzazione miocardica, di anuloplastica o sostituzione valvolare mitralica, di anuloplastica tricuspidalica e di resincronizzazione tricamerale biventricolare (circa 100 procedure effettuate).
L’esperienza maturata nel trattamento delle emergenze cardiochirurgiche ha consentito un perfezionamento della tecnica chirurgica in presenza di difetto interventricolare post-infartuale (mediante l’utilizzo di multipli patch e colla biologica) o di rottura di cuore.
A tutt’oggi sono state eseguite 100 procedure sotto la sua direzione. In presenza di aneurisma esteso dalla radice aortica fino all’aorta toracica discendente, ha eseguito, in 15casi, sostituzione della radice aortica, dell’aorta ascendente e dell’arco aortico (Elephant Trunk Technique),in arresto di circolo con perfusione selettiva dei tronchi sovra-aortici (TSA), de branching dei TSA e successivo impianto di endoprotesi toracica con esclusione del tratto aneurismatico.
Consolidata esperienza nel trattamento sostitutivo della radice aortica ed aorta ascendente (tecniche di Bentall, Wheat, e Cabrol) e dell’arco aortico in arresto di circolo con perfusione selettiva dei TSA secondo protocollo Kazui sia in regime di elezione che in regime di urgenza (dissezione aortica). Ha eseguito come primo operatore oltre 300 procedure.
Oltre 120 casi trattati personalmente mediante tutte le tecniche chirurgiche descritte in letteratura.
Ha eseguito circa 300 impianti di protesi valvolare aortica (70% per via trans-femorale e 30% per via trans-apicale o trans-aortica) tipo Edwards-Sapien e Medtronic-CoreValve, in una sala operatoria ibrida realizzata nel proprio Dipartimento a Dicembre 2009 a Catanzaro, ed in quella attualmente in essere presso l’ospedale Santa Maria di Bari.
Da sempre molto attento all’introduzione di nuove tecnologie in ambito cardochirurgico al fine di migliorare la “performance” dell’atto operatorio e ridurne l’invasività a carico del paziente. Ne sono testimonianza: l’ampissima esperienza maturata con la TAVI, le tecniche di chirurgia mini-invasiva per il trattamento delle patologie valvolari aortiche e mitraliche, la tecnica off-pump per il by-pass orto-coronarico e la tecnica mini-toracotomica per il trattamento della fibrillazione atriale isolata e ibrida.
Costituiscono un punto di forza della esperienza professionale. La capacità di condivisione( in un’ottica di “heart team” con i colleghi cardiologi interventisti) delle indicazioni alla rivascolarizzazione coronarica e delle procedure interventistiche endoprotesiche e TAVI, è stata alla base del massimo impegno professionale degli ultimi anni, allo scopo di ridurre l’invasività operatoria ed ottenere i massimi benefici per il paziente dalla combinazione dell’approccio chirurgico e percutaneo nel trattamento delle patologie valvolari e coronariche.